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RECENSIONE: IL TREDICESIMO DONO DI JOANNE HUIST SMITH

Buongiorno readers,
ecco una nuova recensione per l'avventura di questo mio piccolo spazio virtuale.

Il tredicesimo dono
di Joanne Huist Smith

Data di pubblicazione: 20 novembre 2014
Editore: Garzanti
Pagine: 168

«Mamma, abbiamo perso l’autobus.» È la mattina di un freddo e grigio 13 dicembre, e Joanne viene svegliata improvvisamente dai suoi tre figli in tremendo ritardo per la scuola. Ancora non sanno che quel giorno la loro vita sta per cambiare per sempre. Mentre di corsa escono di casa, qualcosa li blocca d’un tratto sulla porta: all’ingresso, con un grande fiocco, una splendida stella di Natale. Chi può averla portata lì? Il bigliettino che l’accompagna è firmato, misteriosamente, «I vostri cari amici».
Mancano tredici giorni a Natale, e Joanne distrattamente passa oltre: è ancora recente la morte di Rick, suo marito, e vorrebbe solo che queste feste passassero il prima possibile. Troppi i ricordi, troppo il dolore. Ma giorno dopo giorno altri regali continuano ad arrivare puntualmente, e mai nessun indizio su chi possa essere il benefattore. La diffidenza di Joanne diventa prima curiosità, poi stupore nel vedere i suoi figli riprendere a ridere, a giocare, a divertirsi insieme. Sembra quasi che stiano tornando a essere una vera famiglia. E il mattino di Natale, mentre li guarda finalmente felici scartare i loro regali sotto l’albero addobbato, Joanne scopre il più prezioso e magico dei doni. Quello di cui non vorrà mai più fare a meno, e il cui segreto ha scelto di condividere con i suoi lettori in questo libro suggestivo, profondo ed emozionante.
Il tredicesimo dono riesce così ad aprirci gli occhi sulla gioia che ci circonda sempre, anche nei momenti più impensabili. Sulle sorprese inaspettate che la vita sa regalarci. E sulla felicità improvvisa che tutti possiamo donare a chi ci sta accanto, non smettendo mai di credere nella forza e nella generosità dei nostri cuori.
Recensione
Il libro prettamente natalizio (infatti sarebbe stato meglio leggerlo nei mesi invernali in cui si respira il profumo natalizio) è scritto in maniera molto semplice intervallato da tantissimi dialoghi tra madre e figli.
Ed è proprio per questa scrittura e leggera che apparentemente potrebbe sembrare un libro banale o sempliciotto ma in realtà leggendo il libro ci si rende conto che viene trattata una tematica molto forte come la morte e la disperazione che ne segue per le persone rimaste.
La scrittrice ci fa riflettere del fatto che a Natale purtroppo non ci sono solo regali, luci, alberi addobbati ma anche dolore e sofferenza soprattutto quando ci rendiamo conto che una persona cara non può sedersi attorno al tavolo la sera della vigilia.
È difficile essere felici o avere anche le forze di addobbare la casa, l’albero, di comprare regali di avere la stessa allegria che spesso aleggia nell’aria nel periodo festivo, quando in casa si è ancora intenti a superare un lutto. Ed è per questo che Joanne , la nostra protagonista non che la scrittrice perché si tratta di una storia vera, si chiude in se stessa negando anche ai figli la felicità di festeggiare.
La sua famiglia ormai sta andando alla deriva finché dei misteriosi regali firmati “dai vostri veri amici” e accompagnati da delle strofe di una canzone natalizia “Twelve days of Christmas” riportano la serenità, così come la possibilità di andare avanti.

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