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RECENSIONE: GATTOTERAPIA DI GIORGIO PIRAZZINI

Buongiorno readers,
ma vi rendete conto siamo già arrivati alla fine del mese...qui il tempo è letteralmente volato.
Tra pochi giorni inizierà la corsa ai regali, avete fatta già la vostra letterina per Babbo Natale?
Mentre rifletto per capire a chi devo fare i regali vi lascio il mio pensiero su un libro che parla di Gatti...

Gattoterapia
di Giorgio Pirazzini

Genere: Narrativa Contemporanea
Editore: Baldini & Castoldi
Prezzo: €15,00 (ebook €7,99)
Pagine: 213

Claudia e Lorenzo, una coppia di pubblicitari che vivono a Londra, sono ai ferri corti. Lei ha successo e un amante, lui si barcamena tra un lavoro che lo deprime e una moglie che lo surclassa. Per superare la negatività, c'è una terapia sconosciuta, praticata in un esclusivo circolo londinese, la gattoterapia, che insegna a vivere imitando i gatti, la loro sensualità, indifferenza ed eleganza. Alzi la mano chi non invidia la dolce vita dei gatti: ci guardano con aria superiore, hanno modi aristocratici e non sentono legami. Ma potrà mai essere questa la soluzione?

Recensione

Se sei un'amante dei gatti ma soprattutto se sei affascinato dal loro stile di vita, devi assolutamente leggerti "Gattoterapia".
Se credi però che in questo libro si parli solo di gatti, allora ti dico subito che non è così... Loro ci sono è vero, ma faranno solo da sfondo a quella che in realtà è una storia molto più profonda.
Gattoterapia è narrato tutto dal punto di vista del protagonista principale, Lorenzo.
Lorenzo è la classica persona che non ha mai preteso più del dovuto dalla vita e la vita, non gli ha di certo regalato cose in più anzi, probabilmente gli ha tolto, è stato infatti appena licenziato.
Un bel giorno però, stanco di inviare curriculum che portano sempre alla stessa risposta, Lorenzo si fa trascinare dal suo migliore amico Matt, dentro un club segreto... molto "particolare".
Questo segretissimo club infatti è frequentato dai magnati dell'alta società, uomini d'affari, modelle e produttori televisivi. Pensate che sia questa la cosa particolare? Diciamo che invece questa è l'unica cosa normale... Se vi dicessi invece che tutte le persone all'interno di questo club si comportano come fossero dei gatti? E già... camminano a quattro "arti", fanno fusa, graffiano e bevono latte corretto dalle ciotole.
Sembra uno scenario idilliaco eppure, è proprio quello che Lorenzo si ritrova davanti agli occhi.
Alla fine di questa serata particolare, Lorenzo si ritroverà a casa con un gatto nero, una "calzamaglia" e una grossa quantità di autostima.

Si struscia contro la mia gamba in segno di tenerezza. 
Mi sta facendo le coccole, mi è vicino.
Mi chino per accarezzargli il dorso, ah, quanto fa stare bene carezzare il pelo folto di un gatto.

Per Lorenzo vivere con un gatto e frequentare il club, diventa una vera e propria terapia (gatto-terapia) capendo così, che per anni, anzichè dare spazio ai suoi bisogni e ai suoi sogni è sempre vissuto nell'ombra di una moglie in carriera che, tra l'altro, non ci ha pensato due volte a lasciarlo per un altro.
Questo improvviso cambiamente che da persona succube e accondiscendente lo trasforma in persona cinica e menefreghista viene giustificata, metaforicamente, come una "trasformazione felina", quasi a ricordare la Metamorfosi di Kafka.
Devo dire però che avendo due gatti, non sono affato d'accordo con l'autore, quando per caratterizzare di più il personaggio, li descrive come animali menefreghisti e capaci di affetto solo quando hanno bisogno di cibo.
Cari miei... il gatto in realtà è un animale furbo e la verità è... che loro hanno realmente capito come si fa a stare al mondo.
Non abbandoneranno mai quindi la loro indipendenza per mettersi completamente nelle mani del proprio padrone, ma state pur certi, che in qualche modo vi dimostreranno la loro gratitudine.
Del resto dovremmo imparare un po' tutti da questi animali, capire che, in nessuna occasione, bisognerebbe  annullare la propria personalità per altri, neanche per il grande amore della nostra vita. E anche Lorenzo alla fine ha fatto le sue considerazioni, ha imparato a vivere, anzi a sopravvivere, proprio come il suo gatto "particolare" e dal nulla, è riuscito a reiventarsi, diventando l'ideatore di un programma televisivo di cucina: "Qualcosa al cioccolato c'è sempre".
Devo dire che alla fine, sotto ogni aspetto, è stato un romanzo abbastanza pungente ma a tratti anche molto commovente, soprattutto nel finale che vi assicuro, vi farà riflettere davvero tanto...
Traendo anche le mie conclusioni posso dire che forse, per riuscire a vivere tranquillamente in questo mondo così frenetico, avremmo tutti bisogno di una sana dose "gattesca", perchè in fondo "la paranoia, la paura, l'angoscia quotidiana hanno una cura: la gattoterapia".

P.s. Piccola curiosità per gli amanti della cucina...il libro è anche ricco di tantissime ricette sfiziose!

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