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PAGINA 69 #31

Buonasera  readers,
oggi vi scrivo in notturna ma praticamente oggi al lavoro non ho avuto neanche tempo di fare la pausa pranzo... Non volevo però assolutamente saltare l'appuntamento con la Rubrica di giovedì Pagina 69 perchè finalmente HABEMUS il 3° libro della serie di AVVENTO.

Se sei un autore emergente e vorresti anche tu il tuo spazio nella Pagina 69 pui inviarmi il tuo materiale a gattolibraio@libero.it

Ricordo che la rubrica è stata ideata da Ornella di Peccati di Penna.
  • prendete un libro di un autore emergente ancora da leggere
  • scrivere la pagina 69 (pagina 69 che vedo sul mio dispositivo)
  • scrivere titolo e autore per chi fosse interessato a leggere il libro

AVVENTO 3 - LA MATRICE - DEBORA SPATOLA

Editore: Nero Press
Genere: Fantasy
Prezzo: Ebook € 2,99 
Pagine: 231
In questo terzo capitolo della saga di “Avvento”, di Debora Spatola, i Guardiani della Luce – i Nephilim – scoprono finalmente il nesso esistente fra Lua e la Matrice, l'oggetto da cui dipendono i destini del mondo. L'equilibrio tra Bene e Male è messo ancora una volta a dura prova, non solo a causa di Lua, combattuta tra l'amore per il suo Nephilim e il senso del dovere imposto dai Guardiani, ma anche per l'intervento di un nuovo Giudicatore. E mentre nessuno dei Nephilim si fida più di Lua, e i demoni si chiudono a cerchio su di lei, i sogni continuano a tormentarla indicandole una strada che la condurrà verso una sconcertante verità, una verità che stravolgerà ogni cosa.
“Esiste un amore perfino più grande di colui che dà la vita per la persona che ama, quello di chi dà l’anima!” (Hellson)

Non m'interessava se era pericoloso che mi toccasse. Non mi faceva paura l'eventualità di morire al suo tocco. L'unica cosa terribile era dover stare lontana dall’uomo che amavo.
Allora mi lanciai su di lui nonostante i divieti, nonostante mi imponesse di restare lontana. Avvolsi le mie braccia attorno al suo corpo duro e lasciai che aderisse al mio.
Loeran teneva le mani lontane da me quando invece avrebbe voluto stringermi. E questo lo faceva star male. Vedevo sul suo viso le pieghe della sofferenza – e allo stesso tempo quelle del piacere – per come mi ero avvinghiata a lui.
Poi si abbassò, sedendosi sul bracciolo del divano e io rimasi tra le sue gambe, in piedi. Il suo viso contro il mio petto. Le mie dita tutte infilate nella sua folta chioma morbida. Il suo respiro penetrava la maglia e lo sentivo caldo sul seno. E ancora non poteva sollevare le mani per stringermi a sua volta.
«Sai cosa penso, Loeran?» iniziai a sussurrare «che io sarei contenta... anzi, onorata di poter morire per una causa così giusta. Il pensiero di essere io a permettere che tu possa riunirti al tuo Dio, redento e in Grazia, mi fa stare bene. Se lo farai, sarà una cosa giusta. Tornerai a sentire l'amore di Dio e magari riusciremo anche a stare insieme... con lo spirito, come fa Manolo... non è una tragedia, sai. È come dover fare una puntura, è dolorosa ma è per stare meglio dopo».
Loeran sollevò la testa per guardarmi. I suoi occhi brillavano. Non so se fossero lacrime di dolore o se quel luccichio era dato da un pensiero che gli procurava speranza.
«Siamo esseri fatti d'amore e la privazione dell'amore è il nostro inferno. Non potrei vivere senza di te neanche un minuto. Preferisco di gran lunga abbandonare quel Dio che mi sta chiedendo questo. La missione non vince l'amore».
Erano lacrime. Una era scesa in quel momento, sul suo volto serio e composto, mentre ancora mi fissava dritto negli occhi. Quella lacrima finì sulla mia mano, che stava appoggiata al suo zigomo.
«Non potrai mai toccarmi...» dissi, disperata.
«Prima o poi Iddio mi priverà del dono».
«Sarai sempre più umano e poi sempre di meno...» balbettai, ricordando le parole di Nathan.
Non volevo che ciò accadesse.
«Non staremo assieme. Arriverà un momento in cui ti odierò».
«Tu lo hai sempre saputo...»  
RECENSIONE AVVENTO -  I GUARDIANI


Debora Spatola nasce a Palermo, nel calore del sud ma in una famiglia “complicata”. Studi artistici mai terminati e una insoddisfazione di fondo che la spinge a lasciare la terra natia con uno zaino per girovagare l’Italia in cerca del suo posto. Lo trova nelle Marche dove si innamora di una routine serena, senza colpi di scena, e dove si prende cura delle creature meravigliose che ha messo attorno a sé: due bambini, due gatti, due Playstation, un marito che sa badare alle sue esuberanze e tre pastori scozzesi che la portano a passeggio ogni giorno. Nonostante una realtà così impegnata trova sempre il tempo per le care vecchie fantasticherie che, col tempo, sono diventate storie, manoscritti e romanzi. Ben dieci, nel suo cassetto.


Allora che cosa ve ne sembra? Vi ha incuriosito la pagina 69? Se volete potete acquistarlo direttamente dal link qui sotto.

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