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BLOGTOUR: LA VERITA' DI MELANIE RAABE - 1° TAPPA

Buongiorno miei gattolettori,
oggi il Blog sarà pieno di tantissime attività quindi, come si dice, bando alle ciance e mettiamoci subito al lavoro. Inizio con il presentarvi il Blogtour dedicato al libro La Verità di Melanie Raabe, uno psicothriller elegante e inquietante edito Corbaccio.


LA VERITA'
di Melanie Raabe

Genere: Thriller
Editore: Corbaccio
Prezzo: € 17,90 (ebook € 9,90)
Pagine: 360
Uscita: 22 Giugno

Da ormai sette anni, Sarah vive sola con il suo bambino: dopo essere partito per un viaggio d’affari in Sud America, suo marito Philipp è scomparso, precipitando Sarah in un incubo. Fino a quando, improvvisamente, viene annunciato il ritorno di Philipp, lasciato libero dopo essere stato per sette anni nelle mani di una banda di rapitori. La notizia diventa un caso mediatico. Sarah è incredula e frastornata, e si prepara ad accogliere il marito. Ma quando il portello dell’aereo che dovrebbe restituire Philipp alla sua famiglia si apre, accade l’impensabile: a scendere la scaletta non è Philipp. È un uomo che Sarah non ha mai visto prima. Che cos’è successo? Chi è questo estraneo che si spaccia per Philipp? E, soprattutto, che intenzioni ha? Se dello sconosciuto Sarah non sa nulla, lui invece sembra sapere tutto di lei, e la minaccia. Se si azzarderà ad aprire bocca denunciandolo alla polizia, perderà ogni cosa: suo marito, suo figlio, la sua stessa vita.
Uno psicothriller elegante e inquietante, La verità insinua il dubbio nel lettore pagina dopo pagina, e conferma il grande talento di una delle migliori autrici della nuova generazione.
PROLOGO


Il mondo è nero. Il sole sopra di me è nero.
La testa piegata all'indietro. Gli occhi spalancati. Tento di accogliere dentro di me il momento.
Di prenderne coscienza. Di bloccare qualunque altro pensiero. Gi alberi frusciavano lievi, hanno un che di solenne. Gli unici a non sembrare impressionati da ciò che sta accadendo sono gli uccelli sulle cime. Cantano contro l'oscurita, come se ne andasse della loro vita. Il solo è nero e io mi immergo nella sua contemplazione. Niente più calore, ormai. Niente più luce.

Non è la prima eclisse di sole a cui assisto. Al ricordo della prima sorrido...nonostante tutto. All'epoca Philipp non voleva stare in città, voleva andare nel bosco. Scoprire se la sua teoria era giusta, se è vero che durante l'eclissi gli uccelli ammutoliscono di colpo.
Io invece volevo rimanere in città. Godermi lo spettacolo con gli amici. Tutti insieme - giovani, stupidi e allegri com' eravamo - con i nostro occhiali speciali. Lo convinsi. Non fu difficile, all'epoca Phillip si lasciava convincere da me per qualunque cosa. Lui fece un ultimo tentativo. Disse che starsene io e lui da soli nel bosco sarebbe stato più romantico.
"Non fare lo sdolcinato" commentai, e lui rise. E così restammo. In città, con gli amici.

È strano, non riesco più a ricordare che aspetto avesse il sole oscurato. Ricordo ogni cosa, gli schiamazzi degli amici, la musica alla radio. Ricordo l’odore di bruciato dei würstel dimenticati sulla griglia accesa, la mano di Philipp stretta alla mia. Ricordo che, a un certo punto, ci togliemmo gli occhiali perché ci impedivano di baciarci. Ci tenevamo per mano e ci perdemmo il momento. E per la prima volta parlammo di futuro. 
Fino ad allora avevo sempre evitato di farlo perché non credevo che ci fosse, il futuro. Ma avevamo sentito dire che alla nostra latitudine ci sarebbe stata un’altra eclisse nel 2015, e poi nel 2081. E questo era qualcosa di concreto, cui potevo credere. Avevamo calcolato che alla prossima eclisse Philipp avrebbe avuto quasi quarant’anni, io trentasette. Avevamo riso al pensiero folle che un giorno saremmo stati così grandi. Ma ci eravamo promessi che la volta successiva avremmo prestato più attenzione, che avremmo contemplato insieme il sole nero, stavolta nel bosco, così Philipp avrebbe potuto verificare... la storia degli uccelli.

Sono in una piccola radura in mezzo al bosco. Sola. Ho trentasette anni. Fisso un gigantesco sole nero che mi fissa a sua volta, e mi domando se anche Philipp lo stia osservando. Se sia visibile dal posto in cui si trova lui. Penso che alla prossima eclisse di sole nostro figlio avrà settantacinque anni. Che io non ci sarò più, che Philipp non ci sarà più. 
Questa, oggi... era la nostra ultima possibilità. Mentre la luna copre gli ultimi millimetri di sole, mi rendo conto che Philipp si sbagliava. L’orchestra piumata intorno a me non accenna a placarsi. 
Ne sarebbe rimasto deluso o si sarebbe rallegrato, chissà? Mi dico che ormai non ha più alcuna importanza.
Philipp non è più qui, penso. 
Philipp se ne è andato. 
Philipp è sparito. 
Philipp è caduto giù dall’orlo del mondo. 
E in questo momento gli uccelli smettono di cantare.   























CALENDARIO

Mi raccomando seguiteci, così avrete la possibilità di conoscere tutte le curiosità del libro...
La prossima tappa la troverete sul Blog L'universo dei libri che vi parlerà degli altri libri dell'autrice.


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