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PAGINA 69# 38

Buongiorno readers,
oggi voglio iniziare subito con la Rubrica di Pagina 69 perchè voglio presentarvi un libro di cui, la prossima settimana, troverete il Blogtour.
Acerrimi nemici è un Noir/Giallo edito Lettere Animate scritto da un ragazzo molto talentuoso che usa lo pseudonimo di Jack Weiss

Pagina 69

Se sei un autore emergente e vorresti anche tu il tuo spazio nella Pagina 69 pui inviarmi il tuo materiale a gattolibraio@libero.it

Autore Emergente se ti sei appena sintonizzato sul mio blog, il giovedì è dedicato a te quindi scegli come vuoi avere un po' di visibilità (segnalazione o pagina 69) e invia un email a gattolibraio@libero.it con il libro 

Sia per la pagina 69 che per la segnalazione dovrai inviarmi il seguente materiale:
- Libro da segnalare
- Piccolo estratto a piacere del libro
- Biografia
- Foto autore/autrice o qualcosa che vi rappresenti

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Ricordo che la rubrica è stata ideata da Ornella di Peccati di Penna.
 
ACERRIMI NEMICI - JACK WEISS

Genere: Noir/Thriller
Editore: Lettere Animate
Prezzo: € 16,50 (ebook € 2,99)

Pagine: 290
Uscita: 14 Novembre

Se ti trovassi in mezzo a una dozzina di cadaveri senza ricordare nulla del tuo passato, se poi ti risvegliassi in ospedale senza un nome e ti dicessero di essere il boss del più grande cartello di droga della città, se ti rivelassero di essere un criminale e un assassino senza scrupoli ricercato dalla polizia di tutto lo Stato e se infine scoprissi di avere un grosso debito con la mafia russa e che la Yakuza ti sta cercando per ucciderti, tu cosa faresti? Braccato dalla polizia e con una taglia sulla sua testa, Antonio La Marca, detto Tony “Il Boss”, sa che per scoprire la verità c’è soltanto una cosa da fare: scappare.



«Non uccidermi ti prego, perdonami... Niko mi aveva detto che eri morto.»
Si era seduto sulle ginocchia adesso e stava singhiozzando. Le sue braccia stringevano le mie gambe. Non potevo farmi impietosire proprio ora. Ce l'avevo in pugno e dovevo fargli sputare tutto ciò che sapeva. Lo afferrai per i capelli e lo tirai su come fosse una gallina da sgozzare.
«Ti ho fatto una domanda», pronunciai guardandolo dritto negli occhi. «Loro chi?»
Mi fissò sbigottito, neanche avessi chiesto di che colore fosse il cielo.
«I russi… L’Organizatija», rispose.
«La mafia russa», completai.
«M-ma a loro do so-solo il trenta per cento. A te da-davo il cinquanta, ricordi boss? Non è vero? Ecco prendi, prendi i soldi, sono tuoi.»
Tirò fuori in maniera confusa le banconote con le mani tremanti.
«Non voglio i tuoi soldi verme schifoso, voglio soltanto sapere come stanno le cose.»
«Certo boss, tutto quello che vuoi.»
Venni a sapere che quella zona era stata da sempre sotto il mio controllo, come praticamente il resto della città, almeno da quanto affermava il ragazzo. A spartirsi il territorio rimanente c'era la famiglia Mazumoto e l'Organizacija. Della prima, la Yakuza, non sapevo molto, ma, dalle vicende accadute, i rapporti con la mia banda non dovevano essere dei migliori. Capii invece dal suo racconto che la mafia russa gestiva un piccolo giro di scommesse clandestine e portava avanti il commercio di prostitute dal loro paese, niente a che vedere con l'enorme traffico di droga da me controllato. Venni a sapere inoltre che l'Organizacija arrotondava i conti con le percentuali sui guadagni dei piccoli spacciatori di zona. Glielo avevo permesso io, in cambio di un accordo di non belligeranza. Se ognuno avesse pensato ai propri affari, non sarebbero sorti problemi. A quanto pareva la notizia della sparatoria nella villa Mazumoto aveva viaggiato in fretta. Tutti mi davano per morto e i russi avevano pensato bene di prendere il controllo di quella zona, la mia zona. A capo c'era Dimitry Bonjev, altro nome che avrebbe dovuto dirmi qualcosa. Ora era chiaro il motivo per cui quel ragazzo aveva paura di me. I tradimenti non erano tollerati nell'ambiente ed egli probabilmente credeva fossi venuto a giustiziarlo personalmente.
«Dimmi dove posso trovarlo.»
«Al Double Punch, la palestra di pugilato. È lì che tengono gli incontri e il loro giro di affari», rispose senza esitare.
«E tu come fai a sapere queste cose?»
Il ragazzo si lasciò scappare un risolino isterico. Probabilmente pensava che lo stessi mettendo alla prova. Non poteva sapere che la mia memoria era vuota come la pancia di un affamato.
«Lo sanno tutti boss», come dire che il mare è fatto di acqua. «Ti ho visto più di una volta scommettere», precisò.
Ci mancava pure il vizio del gioco. Ma non era il momento di riflettere sui miei peccati, non avevo ancora finito con lui.
«Hai detto che qualcuno ti ha riferito della mia morte.»
Mi ricordai che tra i suoi lamenti aveva fatto un nome.
«Niko. È stato lui a dirmi che ti avevano fatto fuori e che questa zona era diventata di loro dominio.»
«Chi è Niko?»
«Il pugile. È il braccio destro di Dimitry.»
Lo presi per la maglia e lo sbattei contro il cancello stavolta.
«Voglio sapere il suo nome completo, pezzente.»
«Nikolai. Si chiama Nikolai Rochinscky, detto Niko Pugno d'Acciaio.»
Mi si gelò il sangue a sentire quel nome. Era l'uomo mandato per uccidermi. Era così sicuro di riuscire nel suo intento che aveva annunciato la notizia in anticipo. Il sicario quindi era il braccio destro del boss dell'Organizacija. Forse centravano loro con la storia della sparatoria. E se avessero organizzato tutto per prendere il totale controllo del territorio? Difficile. Era più probabile che avessero soltanto approfittato della situazione per darmi il colpo di grazia e levarmi di mezzo definitivamente. O forse la storia era più complicata di quanto credevo.
BIOGRAFIA


Jack (Giacomo) Weiss nasce a Firenze nel 1977 e deve il cognome alle origini austriache del padre. Frequenta un istituto professionale per l’enogastronomia e il turismo, ma la sua avversione alle regole lo porta ad abbandonare gli studi e a trovare impieghi saltuari tra alberghi e locali notturni. A 25 anni sbarca a New York per lavorare in un famoso ristorante italiano di una sua vecchia conoscenza e qui incontra Emma, ed è grazie a lei che sviluppa la passione per i libri e la scrittura. Ama la musica, segue più di due serie tv alla volta e si commuove durante le olimpiadi. Oggi vive a Roma, si autodefinisce un simpatico ipocondriaco e sogna di essere letto in tutto il mondo.
Allora che cosa ve ne sembra?

8 commenti

  1. La trama sembra proprio intensa di avvenimenti... potrebbe essere una lettura molto interessante 😉

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  2. Nonostante non sia il mio genere mi sembra molto interessante! (Bellissima rubrica, tra parentesi <3 ) :)

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  3. ho letto Acerrimi Nemici, molto avvincente e dinamico, lo suggerisco come idea regalo perché si legge in un boccone!

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  4. Bella trama, ed estratto che invita proprio alla lettura di questo libro!!!

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  5. Non proprio il mio genere..però trama interessante!

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  6. La trama e lo stile non sono male ma le storie di mafia non sono proprio il mio genere :/

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